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Atto 1°-Profumo di donna.

ISBN-19788868850357

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Da poco giunte all’oasi del Paese nordafricano, Gia e la moglie Nourhan avevano trascorso da sole una giornata molto piena: prima d’addormentarsi, Gia…

'Dio… non vedo l’ora! Non tanto perché la mia passera non ce la fa più a trattenersi dal venire, ma per vedere quelle gioie dal vivo, e forse anche già poterle toccare… baciare. Meno male che mia moglie, saggia com’è, mi ha consigliato di non indossare le mutandine, altrimenti, poi, se me le avessi dovute sfilare, sai il figurino che avrei fatto, infradiciate come di certo sarebbero state, visto quanto copiosamente io esondo quando sono eccitata.

Con loro non ho ancora confidenza, e non so come avrebbero potuto prendere questa cosa tipica di me. E comunque, vai tu a sapere come queste femmine arabe la pensano intorno alle cose che mi piacciono. Dal canto mio, ormai assodato che sono sane come dei pesci, non vedo l’ora di assaggiare il loro miele arabo. Chissà se il sapore è tanto diverso da quello di mia moglie? Beh, mi auguro di saperlo presto'.

Atto 2°-Licenziose Reminiscenze Veneziane.

ISBN-9788868850371

«Nella vita preferisco comportarmi secondo ciò che mi suggerisce il Dio o la Dea presente in me. Tuttavia, sebbene io non sia per nulla propensa ad accettare le divinità inventate da altri miei simili allo scopo di fondare delle religioni, da queste, io prendo quanto di buono mostrano di proclamare.

Per esempio, per me, “Amerai il prossimo tuo come te stesso”, significa… quanto più amo me, tanto più amo il prossimo mio. Perciò, più mi masturbo, ovverossia mi amo, e più meritevole sono di ambire al Paradiso; e questo, perché in tal modo più buona io mi mostro agli occhi del Dio che è in me. Figuriamoci poi quando, a esser “buone”, siamo in due o più femmine: il Paradiso… io lo trovo già in Terra».

Atto 3°-Anima e Corpo.

ISBN-9786050337259

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Gia si stava divertendo un mondo a enfatizzare: «Eccellente! E quindi, dicevo, se la femmina che sei a frustare è forte, se lei ha forza d’animo, se si propone di resistere, se si sente di non ricorrere al segnale prima concordato per smettere in anticipo, ebbene, le sue sensazioni, come l’entità e l’intensità della sua tribolazione, dipendono da te e da te sola. E ciò perché, se per il resto è tutto stabilito in precedenza, sei solo tu, a stabilire l’intensità dei colpi che le stai imponendo in un determinato istante. E questa, è la parte più ostica da gestire, mia cara Veronica, poiché i tuoi istinti, insieme alla tua libido, ormai oltre maniera scatenati, ti porterebbero a colpirla con un’impetuosità sempre crescente se, a intervenire, non fosse la mediazione del tuo cervello, del tuo buonsenso e del tuo amore; e, “last but not least”, la consapevolezza che, in un’altra occasione, saresti tu a occupare il suo posto.

Questo insieme di cose piuttosto complessamente articolato, come ti accennavo, ti porta a provare una sorta di sentimento di onnipotenza: insomma, quell’amore di femmina, tu la senti completamente tua senza riserve; hai la splendida consapevolezza che lei sia disposta a subire quel penoso supplizio per amor tuo; in altre parole, che si è data a te “anima e corpo”».

«Caspita, ed io che pensavo che fosse solo un modo per solleticarti di più! Se pur erotico, questa tuo modo di concepire la questione è quasi filosofico» digitò Veronica, in esaltazione per la sua spiegazione.

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